CIVITA – Inghiottiti da un’onda di acqua e fango. La piena improvvisa del torrente Raganello, nel Parco del Pollino, ha provocato la morte di dieci persone, travolte dalla furia dell’acqua mentre si trovavano in una delle zone più suggestive e visitate del Parco per un’escursione. In 23, invece, sono stati salvati. Una delle vittime era una guida esperta della zona, Antonio De Rasis, di Cerchiara (Cosenza) che da anni portava turisti alla scoperta del torrente. Ci sono poi tre campani: Antonio Santopaolo e Carmen Tammaro di Qualiano (Napoli), Immacolata Marrazzo di Torre del Greco (Napoli). Carlo Maurici e Valentina Venditti di Roma. Tre pugliesi: Claudia Giampietro di Conversano (Bari). Gianfranco Fumarola di Cisternino (Brindisi). Miriam Mezzola di Torricella (Taranto). Paola Romagnoli bergamasca ma residente in Francia con il marito olandese. Il bilancio ufficiale delle vittime è stato comunicato dalla Protezione civile. Un bilancio pesantissimo che potrebbe ulteriormente aggravarsi, dal momento che alcuni dei feriti sono ricoverati in gravi condizioni. Tre giovani pugliesi dati inizialmente dispersi sono stati, invece, rintracciati sul versante lucano del Pollino. La Procura di Castrovillari ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d’atti d’ufficio.
Approfondimenti sull’edizione cartacea de “La Nuova del Sud”