Potenza comune, il caso Bonus Covid mette Guarente spalle al muro. Frattura nella maggioranza

POTENZA – Da ieri, avvocati, architetti e altri titolari di partita Iva possono presentare domanda per ottenere un novo bonus da mille euro.

Non ci sarà nessuna pratica da sbrigare per chi aveva già incassato per i mesi di marzo e aprile i 600 euro, come le due assessore del Comune di Potenza (la leghista Patrizia Guma e Marika Padula di Idea). In attesa di conoscere se le due amministratrici continueranno o meno a percepire il bonus Covid, cresce l’attesa di apprendere le reali intenzioni del sindaco Guarente, che finora si è limitato a giustificare in maniera piuttosto goffa l’operato delle due beneficiarie.

I più determinati a chiedere il ritiro della delega all’assessore Padula sono i suoi stessi amici di partito, che si sono riuniti e hanno deciso di rendere pubblica la propria richiesta tra stasera e domani. Il loro documento di sfiducia sarà diffuso al pubblico e il sindaco Guarente verrà messo con le spalle al muro, dovendo necessariamente decidere il destino della esponente di Giunta. I tre consiglieri di Idea (Michele Beneventi, Antonio Di Giuseppe e Vittoria Tiziana Rotunno) non saranno teneri. Sono delusi e indignati. Hanno creduto nel buonsenso e nei comportamenti esemplari da parte degli eletti e ora si devono far rappresentare da chi si è affrettata a trarre vantaggi personali da una situazione che ha danneggiato tutti. C’è di più. La Padula avrebbe dovuto tutt’al più giustificarsi invocando la mancanza di esperienza e non ha neppure fatto tesoro della disapprovazione dell’intero gruppo di appartenenza.

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