Potenza, il grido della periferia. Sit-in vicino al centro migranti: “Droga, stringhe e rifiuti ma nessuno controlla”

POTENZA – I casi di positività al Covid19 importati a metà luglio con l’arrivo dei cittadini bengalesi nei centri di accoglienza a Potenza e Irsina riaccendono anche ripercussioni sociali, anche se non strettamente collegate agli ultimi arrivi, tra i quali peraltro figurano diversi minori, alcuni dei quali già trasferiti al Celio di Roma.

E’ il caso dei residenti di contrada Rossellino, alla periferia del capoluogo, scesi in strada ieri pomeriggio, nonostante il gran caldo, per un sit-in di protesta nel quale evidenziare e portare agli occhi del prefetto l’aspetto che riguarda la sicurezza.

E in particolare la piaga della droga che da un po’ di tempo a questa parte sembra incunearsi sempre più tra i giovani della zona. Serena Trivigno del comitato spontaneo nato a Rossellino, ai microfoni della Nuova Tv spiega così la protesta: “Abbiamo riscontrato lo spaccio di sostanze stupefacenti confermate anche da indagini della Procura concluse con gli arresti di numerosi ospiti di questi centri di accoglienza”. E nei mesi scorsi le segnalazioni dei cittadini si sono moltiplicate. “E’ da novembre 2019 -spiega la Trivigno- soprattutto da quando sono stati trasferiti alcuni ospiti da un altro centro cittadino”.

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di Alessandro Panuccio