MELFI- C’è chi, a San Nicola di Melfi, ha costruito una delle aree industriali più importanti d’Europa. Ma c’è anche chi, ovvero i governi regionali e nazionali dell’ultimo ventennio, non hanno fanno assolutamente nulla. A iniziare, soprattutto, dai collegamenti infrastrutturali. E infatti sulla strada che porta all’area industriale, la statale Potenza-Melfi e la seguente bretella di collegamento, si continua a morire. Incidenti che si susseguono uno dopo l’altro e una politica che non ha saputo andare oltre un autovelox. Di fronte a lavoratori, a colleghi, che quotidianamente vedono messa a repentaglio la propria vita, anche i sindacati non ne possono più. E’ il caso della Uilm che usa parole di fuoco. «Purtroppo ancora oggi 23 gennaio 2019 – scrive il sindacato in una nota – l’ennesima denuncia… inascoltata e sembra che nessuna Istituzione regionale e comunale, intervenga per evitare questo stillicidio. Non è possibile, non è assolutamente possibile, che si possa morire o anche ferirsi gravemente solo perché si deve, come fa ognuno di noi, adempiere ad un dovere: quello di andare a lavorare. Cosa è stato fatto?». Nulla, neanche un marciapiede verrebbe da dire, figurarsi un raddoppio dell’arteria che, in qualsiasi altro Paese e Regione dove si ha un minimo di visione, sarebbe realtà già da dieci anni.
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