Potenza, scontro nella comunità di Rione Lucania tra alcuni parrocchiani e il sacerdote: il vescovo prova a fare da mediatore

POTENZA – L’Arcidiocesi di Potenza segue con accorata preoccupazione lo scontro in atto nella comunità cristiana di Chianchetta tra Parroco e Fondazione Madre Teresa di Calcutta, che della parrocchia è diretta emanazione. “La diversa ed opposta valutazione circa la gestione, meramente materiale, di alcuni beni in capo alla parrocchia – si legge nella nota diffusa dalla diocesi – non può e non deve ulteriormente lacerare la comunione ecclesiale, cui è tenuto ogni fedele, chierico o laico che sia, con grave scandalo per i credenti e per quanti vedono nella Chiesa di Cristo un punto di riferimento esistenziale e collettivo”.

Nei giorni scorsi la “querelle” tra il sacerdote che ha preso il posto di don Peppino Nolè (presidente della Fondazione) presso la parrocchia del popoloso Rione Lucania di Potenza, ha portato nei giorni scorsi ad una denuncia in procura, all’interno della quale vengono denunciate le condotte del nuovo parroco in relazione alla gestione della scuola di musica e della mensa. Ma don Sergio, tramite il suo avvocato, Alessandro Singetta, ha rispedito al mittente ogni accusa: “L’unico errore di Don Sergio è stato quello di voler vederci chiaro in alcune situazione stratificatesi nel tempo, al limite (o anche oltre) della legalità. Sta solo operando per il benessere della sua comunità, con risultati tangibili ed apprezzati dai tanti che, dopo anni, hanno ripreso a frequentare la Parrocchia”. Ora ci prova il vescovo a gettare acqua sul fuoco: “Cercherò tutte le strade possibili per addivenire alla ricomposizione di un conflitto che turba la coscienza di quanti si dicono e si sforzano di essere cristiani”