Processo Sanitopoli, slitta al 22 dicembre la sentenza di primo grado

MATERA – Era attesa per ieri pomeriggio e, invece, bisognerà attendere il prossimo 22 dicembre per la sentenza “natalizia” di primo grado del processo “Sanitopoli”. Il presidente del collegio giudicante, dopo aver dato spazio alle ultime discussioni delle difese, ha optato per un “rinvio tecnico” per eventuali repliche da parte del pubblico ministero e delle altre parti in causa. Il verdetto arriverà dunque sotto l’albero, a quasi tre anni e mezzo di distanza dal blitz dell’estate del 2018 che aveva provocato un terremoto politico-giudiziario nella nostra regione. Il pubblico ministero Salvatore Colella, lo scorso 22 settembre, aveva chiesto condanne comprese tra 1 anno e 4 mesi e 6 anni e 6 mesi per 18 dei 19 imputati per complessivi 54 anni di reclusione.

Queste le principali: tre anni sono stati chiesti per l’ex presidente della giunta regionale, Marcello Pittella, quattro anni e sei mesi per l’ex direttore generale dell’Asm, Pietro Quinto, quattro anni e due mesi per l’ex commissario dell’Asp Giovanni Berardino Chiarelli, sei anni e sei mesi per l’ex direttrice amministrativa dell’azienda sanitaria di Matera, Maria Benedetto. Per tutti il pm aveva chiesto l’assoluzione dall’accusa di abuso d’ufficio, reato fortemente depenalizzato dalla riforma recentemente approvata. Le richieste di condanna, invece, restano ancorate soprattutto ai presunti falsi consumati nell’espletamento dei concorsi finiti nel mirino della procura della città dei Sassi: secondo l’accusa sarebbero stati favoriti candidati “raccomandati” attraverso l’alterazione dei punteggi a tavolino da parte dei responsabili della commissione sulla base di precise indicazioni arrivate proprio da ambienti politici. I restanti imputati sono i membri interni o esterni delle commissioni giudicanti dei concorsi o di vincitori delle selezioni di personale finite nel mirino della procura della città dei Sassi.