POTENZA- Su internet (sito piazzalucana.it) è stata già promossa una raccolta firme, mentre tra gli automobilisti, soprattutto tra i pendolari, quelli ovvero che la Potenza-Melfi la percorrono ogni giorno per lavoro, la rabbia è crescente. D’altronde i dati diffusi dalla Nuova solo poche settimane fa parlano chiaro: a circa due mesi dalla sua entrata in funzione l’autovelox sulla statale 658, installato tra le due uscite di Tiera di Avigliano e Tiera di Potenza, in corrispondenza dell’ultima stazione di servizio presente lungo la corsia in direzione del capoluogo ha già elevato quasi 10mila multe per circa 2 milioni di euro. Soldi che andranno a rimpinguare le esigue casse del Comune di Potenza. E parliamo soltanto di uno dei due autovelox installati, visto che dell’altro, quello gestito da Anas e Polstrada e distante poche centinaia di metri, ancora non si hanno dati. La scure degli autovelox, però, mette sul tavolo almeno tre elementi, solo per iniziare. Perché se è vero che la loro installazione nasce come deterrente per provare a porre un freno ai ripetuti incidenti, anche mortali, sul tratto in questione, dall’altro non sono ammesse ”furbizie”. Di amministrazioni comunali, di istituzioni e politica.
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