POTENZA – Radioterapia, il San Carlo dopo settimane di polemiche e un’inchiesta giudiziaria in corso, dà il benservito alla Fora, la ditta che si era aggiudicata nel 2008 la gara per il servizio di erogazione di prestazioni di Radioterapia. Decisione ormai inevitabile dopo che è venuta alla luce la vicenda del macchinario “Varian Trilogy”, venduto per nuovo ma in realtà realizzato nel 2008. Un’apparecchiatura medica che sin dalle prime settimane di utilizzo, come vi abbiamo svelato nell’edizione di ieri, presentava problemi di funzionamento che più volte hanno portato anche all’interruzione dei trattamenti clinici con i pazienti rispediti a casa. Criticità cristallizzate in una relazione che nel novembre del 2017, appena 40 giorni dopo l’inaugurazione della Radioterapia, era stata inviata proprio ai vertici di Fora. “Preso atto – si legge nella nota diffusa dal San Carlo – che l’Acceleratore Lineare Clinac IX (matricola 4082) non è stato fornito in conformità a quanto prescritto dall’art. 4 del Capitolato speciale di gara (obbligo di fornire beni di produzione corrente, nuovi di fabbrica, non ricondizionati né riassemblati), ma trattasi di macchina già installata in precedenza presso altro cliente, l’Azienda intende procedere alla risoluzione contrattuale ai sensi e per gli effetti dell’art. 1456 c.c., così come previsto dall’art. 17 del Capitolato Speciale di gara e dall’art. 10 del contratto di affidamento. I tempi per la presentazione di memorie, documentazione, etc., da parte della ditta Forali sono di 10 giorni. I tempi di conclusione del procedimento sono di 30 giorni”.
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di Fabrizio Di Vito