POTENZA- «Un comandante come tale non si fa comandare dagli altri, ed io non mi farò comandare dai partiti». Così il candidato del centrodestra di Basilicata, Vito Bardi, nel suo primo faccia a faccia con la stampa risponde dai microfoni della Nuova a quanti gli hanno chiesto dopo l’investitura, se sarà lui a governare o i partiti della coalizione, qualora il centrodestra dovesse vincere le elezioni. «Non penso che un comandante possa essere comandato – ha proseguito Bardi -, altrimenti questa parola non avrebbe senso di esistere. E’ la collaborazione di tutti che è importante, comandare non significa dettare leggi ma neanche dipendere da altri. Significa avere la possibilità di esprimere le proprie idee e quindi con le persone che ti circondano poter costruire un programma serio. Avrò autonomia decisionale, d’altro canto fa parte delle prerogative di chi guida una coalizione». I presupposti della sua campagna elettorale saranno, come ha detto, «trasparenza e legalità, che non vuol dire giustizialismo ma fare in modo che ogni cosa funzioni nel verso giusto». Seduti al tavolo dei relatori il commissario di Forza Italia Giuseppe Moles, il segretario regionale di Fratelli d’Italia Gianni Rosa, il commissario della Lega Marzio Liuni, e il coordinatore della lista Idea, Nicola Benedetto. Il generale invece è rimasto in piedi, come un alto ufficiale fa con i suoi ”colonnelli”.
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di Mara Risola