
POTENZA – Nessun passo indietro. Quattro mesi più tardi, la direzione regionale del Partito Democratico lucano conferma il sostegno alla candidatura di Angelo Chiorazzo. È il segretario lucano dei dem, nella relazione iniziale, ad indicare ai suoi l’unica via possibile per costruire un fronte progressista e moderato. Al tavolo, rispetto all’assemblea di fine ottobre, ci sono anche Igor Taruffi, dirigente organizzativo e Davide Baruffi, dirigente enti locali. Dopo il saluto introduttivo del presidente, Carlo Rutigliano, e dei due vice segretari, Nicoletta Gentile e Vito Lupo, l’intervento di Lettieri, per il quale “Chiorazzo è il profilo giusto” perché “rappresenta un valore aggiunto per sconfiggere il centrodestra”. Quindi l’appello a tutte le forze del centrosinistra a lavorare insieme per questo obiettivo. Minoritaria, invece, la posizione dei margiottiani. Nel loro mirino il metodo utilizzato, per la definizione del candidato e la costruzione della coalizione.

LA RELAZIONE DI LETTIERI
“Ritengo di interpretare il pensiero di larga parte del Pd confermando la valutazione positiva del lavoro svolto da Basilicata casa comune e da Angelo Chiorazzo, ritenendolo valore aggiunto alla base elettorale del centro sinistra”. Parole, quelle pronunciate da Lettieri, che ribadiscono la posizione già espressa in passato a più riprese. Ai suoi ha anche lanciato l’appello ad evitare prove muscolari perché “avrebbero come unico risultato la sconfitta, con alla fine due anime del centrosinistra che si addebitano le responsabilità di avere, di fatto insieme, affossato la Basilicata e il futuro della nostra gente”.
LE ALTRE POSIZIONI
Tra i primi a prendere la parola, anche il presidente dell’Anci Andrea Bernardo: “Il candidato già l’abbiamo, bisognerebbe fare le liste”. Un monito, quello dell’amministratore materano condiviso anche dall’ex sindaco di Anzi, Giovanni Petruzzi e da Tonio Bufano. C’è poi chi ha sottolineato l’importanza di aprire alla società civile. L’ha fatto presente Michele Fasanella durante il suo intervento, sottolineando che “la candidatura di Chiorazzo ha messo in moto tantissime persone deluse dalla politica. È forte ed autorevole e non possono essere messi veti”. Ma anche un componente storico dell’assemblea come Vito De Filippo. “Bardi è stato un presidente contumace, ha visitato più comuni in questi mesi il candidato Chiorazzo che Bardi in cinque anni. Il moto civile suscitato dal movimento di Chiorazzo in alcune aree territoriali della Basilicata è superiore – ha detto l’ex governatore – alla partecipazione che si registrò nelle due elezioni in cui fui eletto presidente della Regione”. E ancora, il sindaco di Pomarico, Francesco Mancini: “L’ideale sarebbe Chiorazzo, con una coalizione più ampia possibile”. Ma anche il presidente della Provincia, Piero Marrese non ha dubbi: “Lo sforzo deve essere quello di tenere insieme Chiorazzo e il campo largo”. “Non dobbiamo perdere la dimensione della realtà. Chiorazzo ha suscitato entusiasmo – ha sottolineato Giuseppe Santochirico – e sta ridando speranza di vittoria al popolo di centrosinistra”. Applausi, per tutti. Soprattutto per Roberto Cifarelli. “Abbiamo scelto Chiorazzo, un candidato di qualità e di alto profilo. È inaccettabile il fango che tentano di lanciare contro di lui perché significa delegittimare il Pd, che certamente non si fa rappresentare da persone che non siano perbene”.
IL “NO” DEI MARGIOTTIANI
“Non mi appassionano i nomi, bisogna a tutti i costi formare l’alleanza di centrosinistra che oggi non c’è”, ha osservato invece il segretario provinciale di Potenza, Arduino Lospinoso, seguito a ruota da Costantino Di Carlo. “E’ stato sbagliato il metodo, bisognava prima fare il tavolo del centrosinistra, formare la coalizione, stilare un programma e poi scegliere il candidato. Invece si è scelto il percorso opposto”. Quindi, lo stesso Salvatore Margiotta. “Concentriamoci molto sulla necessità di fare l’alleanza col M5s, non c’è alternativa alla costruzione della coalizione”. Evidentemente pensando di poter ancora contare su quelle sponde locali che finora la costruzione della coalizione l’hanno impedita.
I “SABOTATORI”
E tra coloro che sono intervenuti e che hanno provato a sintetizzare le difficoltà incontrate nel dialogo con alcune forze politiche nella costruzione della coalizione di centrosinistra, spicca l’ex segretario dem della sezione di Matera, Cosimo Muscaridola. “Il giorno dopo che abbiamo deciso la candidatura di Chiorazzo c’è stato qualcuno, anche del Pd, che ha operato per sabotarla. Non ci sono alternative a Chiorazzo. Si vada avanti – ha quindi aggiunto – nella massima chiarezza”.
CINQUE STELLE
Vito Santarsiero è invece andato controcorrente rispetto al peso dei Cinque Stelle e alla sintonia con la base pentastellata. Ma anche messo in guardia chi pensa che il centrosinistra possa fare a meno di Basilicata casa comune. “Ogni regione ha la sua peculiarità, la Basilicata non è la Sardegna. Se il centrosinistra nella nostra regione resta quello che abbiamo conosciuto negli ultimi anni, è destinato alla sconfitta. Con la riorganizzazione del Pd e la discesa in campo di Chiorazzo e del civismo cattolico si respira aria fresca e nuova, che ha già riaperto la partita. Diversi settori, istituzionali e di base, del M5s sostengono Chiorazzo. Il recente sondaggio Ipsos è incoraggiante per le possibilità di vittoria di Chiorazzo, che comunque si candiderà”. E rispetto alle argomentazioni usate nei giorni scorsi da Patuanelli contro Chiorazzo, l’ex parlamentare Carlo Chiurazzi ha commentato così nel corso dei lavori: “Chiorazzo è una persona perbene le cui frequentazioni romane, vorrei ricordare a Patuanelli, sono le stesse di Conte”. Ha difeso il candidato di Bcc anche Antonello Molinari: “La candidatura di Chiorazzo fa paura perché forte e popolare. Tant’è che contro di lui è stata orchestrata una vergognosa campagna denigratoria”.
SPERANZA

Atteso infine l’intervento di Roberto Speranza, che qualcuno, negli ultimi giorni, ha provato anche a “tirare in mezzo” sempre per disinnescare la candidatura di Chiorazzo. E invece dal parlamentare, ancora una volta, sono arrivate parole nette. Con una premessa importante. “Il messaggio che dobbiamo dare – ha detto, infatti – deve essere molto chiaro. La candidatura di Chiorazzo non ha padrini politici, è scaturita dal partecipato percorso d’ascolto e di condivisione effettuato autonomamente da Basilicata casa comune”. E anche per questo “ribadiamo che per il Pd il candidato migliore è Chiorazzo”. E che “è inaccettabile che diversi potenziali partner non vogliano neanche confrontarsi con lui”. “Dobbiamo invece discutere insieme, noi, Chiorazzo, M5s, terzo polo, tutti”. Perché “non va sottovalutata la forza della destra”. Speranza, inoltre, “interpretando il sentimento dell’intero Pd”, ha voluto inviare “un abbraccio a Marcello Pittella per la buona notizia della sua assoluzione”. Un messaggio di solidarietà umana, ma che ha anche un valore politico. Se vuole essere colto.
LETTIERI
In conclusione, dunque, l’intervento del segretario regionale del Pd lucano, Lettieri. Il quale, nel condividere “totalmente” l’intervento di Speranza, e nel sottolineare dunque a sua volta come “Chiorazzo sia il miglior candidato possibile per vincere le elezioni”, con la direzione lucana dem ha voluto conferire proprio a Speranza e ai dirigenti nazionali “il mandato a coinvolgere l’intero centrosinistra, compreso M5s e Terzo Polo, su questa posizione”.
IL DOCUMENTO
Il Pd non torna indietro, dunque. E lo dice chiaramente in un documento approvato all’unanimità dei presenti quando ormai è passata la mezzanotte e con i soli margiottiani che lasciano la sala. “In questi mesi – è scritto – si sono susseguite interlocuzioni con le altre forze politiche del centrosinistra, con i mondi dell’associazionismo e delle varie espressioni della società civile, lavorando con ogni sforzo possibile alla costruzione di un fronte comune per liberare la regione dalla guida disastrosa del cenotrdestra”. Per questo, continua il documento approvato, “non possiamo che confermare la nostra fiducia nei confronti del candidato Angelo Chiorazzo, espressione della società civile e proposto alla coalizione di centrosinistra da Basilicata casa comune”. “Riteniamo Chiorazzo il miglior candidato possibile per affrontare la sfida delle elezioni, in grado di portare valore aggiunto alla coalizione in termini di proposte, entusiasmo e consenso”. Ed è quindi “su questa indicazione” che la direzione regionale del Pd lucano “conferisce pieno mandato al segretario regionale per continuare il confronto con le altre forze del centrosinistra”. La strade è segnata e non si torna indietro. Il Pd è al fianco di Chiorazzo. Il 21 aprile è vicino.
Leggi anche: