POTENZA – «Preparatemi tutto. Nel week end voglio andare in Basilicata, a Potenza e Matera». Silvio Berlusconi ci crede. Crede nella vittoria in Basilicata ed è pronto a metterci la faccia. Subito e poi magari anche nei giorni a ridosso del 24 marzo. Negli anni d’oro in cui era al governo non si è mai interessato di Basilicata. Salvo una fugace apparizione a Matera, l’ex premier non si è mai interessato più di tanto ai destini politici della Basilicata ritenendolo un feudo del centrosinistra. Questa volta però le cose potrebbero cambiare. Il voto in Sardegna, come quello abruzzese, ha sancito l’ennesima vittoria del centrodestra unito, consegnando un centrodestra in ottima salute. Buon viatico per le Regionali lucane del 24 marzo dove per la prima volta in tanti anni la coalizione guidata dal generale Bardi ha concrete possibilità di strappare la guida di viale Verrastro al centrosinistra e di respingere l’assalto del Movimento 5 Stelle. Centrodestra col vento in poppa ma non senza frizioni. A livello nazionale sono di nuovo tornate le scintille nei rapporti tra Forza Italia e Lega, con gli azzurri convinti che ”il peggio sia passato” e che l’Opa ostile lanciata dal vicepremier e ministro dell’Interno contro l’elettorato azzurro, vincente il 4 marzo, sia ormai stata ormai arginata. Concetto ribadito dall’ex premier, Silvio Berlusconi nei suoi colloqui post voto: la Lega al 12% e Forza Italia all’8 – ragiona il Cavaliere – dimostra che Salvini è stato ridimensionato e non è autosufficiente.
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