POTENZA- Contro una legge elettorale che impone alleanze forzate penalizzando le liste singole e che sottotraccia permetterebbe un controllo delle preferenze a svantaggio del corretto esercizio di voto, la coordinatrice dell’associazione politica Luci, Carmen Lasorella, sfodera tutta la sua rigidità professionale e forse anche un po’ caratteriale. “Non sono una persona tenera, alcuni mi descrivono come molto rigida e sui diritti dei cittadini non transigo”. E’ l’incipit della conferenza stampa di ieri, occasione in cui la giornalista lucana ha annunciato di essere passata dalle parole ai fatti proprio in relazione al dettato del sistema elettorale regionale presentando un’istanza di legittimità costituzionale come previsto dall’articolo 127 della Costituzione, indirizzata al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte. Un modo che per alcuni potrebbe essere letto come volontà a dilatare ulteriormente la tempistica di voto considerando che il ricorso potrebbe bloccare l’iter di approvazione del testo dopo i rilievi mossi dal ministero dell’Interno su 4 punti eccepiti con alcune modifiche disposte dalla Commissione consiliare. Ma Lasorella, come dice, su questa vicende mette al primo posto più che la tempistica e la sostanza delle interlocuzioni politiche (il dialogo con le forze di centro-sinistra va avanti a prescindere) la legittimità delle regole del gioco e, prima di stringere alleanze in vista delle regionali, ci tiene all’assunto che le regole siano costruite in modo da favorire una corretta ed equa rappresentanza, contro gli stratagemmi attuati dai soliti partiti fa un appello alle liste civiche.
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di Mara Risola