Regionali, Pittella rinuncia: “Non sarò un’ancora”

POTENZA- Rompe il silenzio con una lettera indirizzata ai lucani con la quale riapre il dialogo con la comunità di Basilicata. Con un gesto che non solo punta a ricucire lo strappo con i cittadini ma che soprattutto ha come obiettivo quello di annunciare un passo indietro dalla candidatura alla presidenza della regione. Un dietro front dal Pittella bis. E’ questo l’oggetto di una nota inviata alla stampa dal presidente della Regione, Marcello Pittella. «Mi hanno insegnato che le parole si parlano, i silenzi si toccano e ne ho fatto tesoro- scrive Pittella- ho scelto quest’ultimo come doveroso segno di rispetto per la vicenda giudiziaria e la magistratura, per me stesso e i miei cari, per l’istituzione che rappresento e per la regione». «Non mi appassionano strategie politiche e nomi, né voglio che il mio sia un’ancora che impedisce alla nave di salpare o peggio ancora che venga utilizzato come tale. Il Pd, il centrosinistra ricerchino dunque le soluzioni che ritengono più utili». Dopo mesi di silenzi durante i quali il governatore lucano è stato costretto alla misura dei domiciliari per 80 giorni nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Matera sui concorsi truccati in sanità e dopo la sospensione della misura restrittiva a seguito della chiusura delle indagini preliminari, Pittella, ancora sospeso per effetto della legge Severino, torna con le sue parole sotto i riflettori della vita politica. Ma in una chiave totalmente opposta a quella che un tempo lo vedeva incarnare la figura del gladiatore, ma improntata più sull’ umiltà politica nell’ottica di un’apertura rispetto allo spirito dell’assemblea regionale dem dello scorso 25 giugno.

 

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di Mara Risola