POTENZA – Valerio Tramutoli riparte dai 12.912 lucani che hanno creduto nel suo progetto. Numeri che però non gli hanno consentito di essere eletto consigliere regionale. Ma la risposta conseguita a Potenza (9,24%) e in altri comuni della provincia come Venosa (6,21%) segnano un nuovo punto di partenza. Un terzo dei consensi arriva proprio dal capoluogo di regione, dove fra un paio di mesi si andrà al voto per il rinnovo del consiglio comunale. Il docente Unibas guarda con interesse anche all’appuntamento con le Europee, dopo l’investitura ricevuta dal leader greco del movimento Diem 25. Prima di intraprendere un nuovo percorso, analizza il responso emerso dalle urne, marcando il suo progetto da quello del centrosinistra. Alla conferenza stampa convocata ieri mattina ha partecipato nelle vesti di uditore anche Antonio Placido di Sinistra Italiana.
L’ANALISI DEL VOTO Non ce l’ha fatta ad esprimere un consigliere, “La Basilicata Possibile” si è fermata al 4,37%. “E’ il migliore risultato della Sinistra negli ultimi 10 anni in termini di voti assoluti – esordisce Tramutoli -. Se non si fossero inventati questa legge “di fantasia” sicuramente avremmo eletto un consigliere. Preoccupa lo sfondamento a destra soprattutto perché avviene su temi di pancia. Che Salvini ottenga in Basilicata un risultato così grande, avendo offeso tutti i meridionali per anni, preoccupa non tanto per quel che sarà il futuro, ma più per il livello di educazione alla politica che la Lega esprime”.
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di Michelangelo Russo