Regione, i nomi “indigesti” agitano Bardi

POTENZA – I messaggi “gridati” dal palco di Ferrandina del Primo Maggio sono arrivati alle orecchie del Presidente Bardi alle prese con la difficile composizione della Giunta. La scelta degli assessori, pur nell’equilibrio politico della coalizione vincente, passa anche dal “gradimento” dell’altra parte del cielo, quella delle forze sociali che sono sindacati e associazioni imprenditoriali. I segretari di Cgil, Cisl, Uil, con sfumature diverse, hanno messo in guardia il Governatore, secondo il tradizionale avvertimento “il sindacato fa il sindacato ma non fa sconti a nessuno”. Summa (Cgil), secondo il suo stile aggressivo, da giorni in un crescendo di comunicati, è stato il più diretto sui “vecchi e nuovi rampanti in politica”. Vaccaro (Uil) ha invitato la politica “ad uscire dai Palazzi” e Gambardella (Cisl) ha già candidato il sindacato al tavolo di concertazione. Del resto le proposte dal mondo del lavoro per “una nuova evoluzione della Basilicata” sono note e contenute in un documento sottoposte alle forze politiche già alla vigilia delle elezioni regionali. Un documento in cui si offrono valutazioni e proposte che partono da un “osservatorio privilegiato”, qual è quello del mondo del lavoro rappresentato da Cgil, Cisl, Uil e che più di qualcuno dell’altra parte del cielo non ha esitato a di definire un “vero e proprio programma elettorale” considerandolo un’invasione di campo.

 

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di Arturo Giglio