San Carlo, neonati sballottati a Napoli senza vergogna. Chiuso un reparto

POTENZA – Reparto chiuso per malattia e infortunio dei medici. Accade anche questo all’ospedale regionale “San Carlo” di Potenza. Peccato che l’area assistenziale interessata alla pausa sia quella dei neonati bisognosi di cure particolarissime e delicatissime. Il Collegio di direzione dell’Azienda, formato da tutti i capi dipartimento, ha deciso, all’unanimità, la sospensione delle cure di terapia intensiva nel reparto di Neonatalogia fino al prossimo 15 settembre. Nella stessa unità operativa sarà invece assicurata l’assistenza di primo livello. La causa della sospensione dell’attività assistenziale è l’impossibilità di assicurare la presenza dei neonatologi. Ne sono sette e tutti e sette hanno un impedimento: o sono infortunati, o sono ammalati. Sarà arrivata un’epidemia in questo settore del “San Carlo” che ha colpito contemporaneamente solo i medici e non anche gli infermieri o le Oss. Ma, capita. L’assenza è giustificata e poiché non è stato possibile reperire analoghe figure professionali sul territorio nazionale per assicurare la terapia intensiva ai neonati bisognosi, si è stati costretti a chiudere la porta con il lucchetto rinviando la riapertura a metà settembre. La data non è casuale.

 

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