STIGLIANO- Stanno facendo discutere e non poco alcune parole pronunciate dal neo assessore alla Sanità a Chiaromonte, dove l’altro ieri si era recato per visitare l’ospedale. Poco prima la stessa attenzione l’aveva riservata al nosocomio di Stigliano, lasciando intendere di voler rafforzare il sistema dell’Emergenza Urgenza e gli ambulatori per le attività riservate agli anziani. Tacendo, però, sul resto. E in particolare, su quello che invece non va nella struttura della montagna materana. Come è noto, il governo Bardi ha praticamente bocciato il piano di riordino del sistema sanitario regionale. Come espressamente riferito in Aula, secondo il governatore la rete va “ripensata” e l’offerta “razionalizzata”. Alla luce della posizione espressa giovedì in Val d’Agri da parte di Leone, il processo di decentralizzazione dei servizi potrebbe partire dallo “smantellamento” dell’hospice di Stigliano. Se in mattinata, infatti, Leone era stato accolto dai sindaci di Accettura, Aliano, Cirigliano, San Mauro Forte e appunto Stigliano, prospettando loro degli interventi migliorativi sul pronto soccorso e su specifici ambulatori, qualche ora più tardi a Chiaromonte, ha vuotato il sacco in maniera brutale. E il suo “pragmatismo”, poco prima apprezzato dal sindaco di Stigliano Francesco Micucci, è diventato oggetto di polemiche. Poche ore prima aveva parlato di rafforzamento dei servizi, ma lasciato il Materano per approdare sul suolo Potentino per incontrare gli abitanti della Valle del Sinni, ha usato termini forti, che di certo non sono beneauguranti.
Approfondimenti sull’edizione cartacea de “La Nuova del Sud”
di Michelangelo Russo