Svimez, un mese da lockdown è costato già 327 milioni alle imprese lucane

POTENZA – Il blocco delle attività produttive per effetto del coronavirus in Basilicata in un solo mese è costato 327 milioni di euro pari a 579 euro pro-capite.

È la stima della Svimez, che in un report parla di “uno shock esogeno senza precedenti per il Nord e per il Sud” e calcola che oggi ci sono oltre 5 impianti fermi su 10 in Italia. Nella media nazionale, senza considerare i settori dell’agricoltura, le attività finanziarie e assicurative e la pubblica amministrazione, crollano del 50% fatturato, valore aggiunto e occupazione.

Il blocco colpisce duramente, sia pure con diversa intensità, indistintamente l’industria, le costruzioni, i servizi, il commercio. Un’inedita scossa congiunta di domanda e offerta sta producendo impatti sociali ed economici che “uniscono” Nord e Sud del Paese. Per tornare alla Basilicata le unità locali (imprese) bloccate sono il 58,9% del totale che rappresentano il 54,9% del fatturato, il 46,8% del valore aggiunto regionale e il 52,8% degli occupati complessivi. Fin qui la stima «contabile» del valore aggiunto «perso» con il lockdown basata sull’interruzione delle attività dei settori formalmente interessati dal Dpcm del 22 marzo.

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di Arturo Giglio