Svuotano il conto dello zio a poche ore dalla sua morte, indagate due sorelle

POTENZA – A poche ore dalla morte dello zio ne avrebbero svuotato il conto, prelevando oltre 90mila euro e omettendo di dare preventivo avviso all’operatore finanziario dell’avvenuto decesso (in vista dell’apertura della successione ereditaria). E’ quanto contesta la procura di Potenza alle sorelle Maria e Lucia Errichetti, indagate con l’accusa di appropriazione indebita, autoriciclaggio e riciclaggio. La Compagnia della Guardia di finanza del capoluogo di regione, su ordine della procura, ha dato corso all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip di Potenza con riferimento alle disponibilità finanziarie delle due donne. Le attività investigative sono scattate dalla denuncia della vedova dell’uomo, che si era resa conto, dopo il decesso del marito, che non vi era più la disponibilità, all’atto delle procedure di successione, dei risparmi accumulati con il defunto congiunto.

I riscontri effettuati per il tramite di escussioni testimoniali, analisi documentali nonché gli esiti delle indagini finanziarie condotte, hanno consentito di ricostruire, con idoneo supporto indiziario, la portata delle condotte penalmente rilevanti attribuibili alle due nipoti. In particolare risultava, sulla base delle attività d’indagine svolte ed allo stato degli atti (fermo restando la presunzione d’innocenza) che, approfittando della particolare fiducia derivante dal legame di parentela, una delle due sorelle, Maria, cointestataria con lo zio di un rapporto finanziario, aveva prelevato oltre 90.000 euro a poche ore dalla morte dello zio. Una volta posta in essere l’appropriazione indebita, l’importo sarebbe stato in un secondo momento trasferito da quest’ultima su un altro conto corrente, cointestato con la sorella, procedendo poi alla sottoscrizione di un buono dematerializzato per 80.000 euro. Le due donne, come evidenziato dal gip, avrebbero posto in essere operazioni tali da ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa della somma, procedendo a frazionarne l’importo mediante sottoscrizione di polizze assicurative e prelievi confluiti su un libretto di deposito. L’attività investigativa, le cui risultanze sono state positivamente condivise dal gip, ha cosi permesso di ricostruire il percorso dei flussi finanziari degli importi ritenuti dallo stesso giudice, in questa fase procedimentale, indebitamente sottratti agli anziani coniugi.