Taglio dei parlamentari, Boccia controcorrente: “Voto Sì per sfasciare il sistema”

POTENZA – “Se vince il “No” rimarremo nel pantano. Se vince il “Si” sará l’inizio dello sfascio del sistema. “Ed io voto questa riforma non perché condivida la marchetta. No, non è il tanto peggio, tanto meglio: lo sfascio è strumentale alla ricostruzione”. Esperienza e lucidità non gli mancano. Tonio Boccia, non dimentica né l’origine del taglio dei parlamentari né come la “pancia” del Paese l’ha alimentata. “Vado a votare, vincendo la spinta a prendere distanza da tutta questa schifezza e voto “Si” convinto di dare il mio contributo alla fine del degrado e della decadenza in cui si trova l’Italia e gli italiani. C’é bisogno di una generale catarsi. E l’unica possibilitá è: morire per risorgere. Non vedo altre soluzioni”. L’ex presidente della giunta regionale – da anni in panchina ma protagonista di spessore di una lunga stagione politica – è duro, durissimo. La sua è una difesa speciale, articolata  e finissima contro le ragioni di chi al referendum chiede di non cancellare parte dei rappresentanti del popolo. Democristiano sempre e comunque, esponente dell’area dorotea, più volte parlamentare e già presidente della Regione, è stato ed è un acuto fustigatore dei costumi italici, sia quando usano la stoffa dei partiti politici, sia quando scelgono quella della società civile. Ha sempre difeso gli interessi della regione (e dei lucani) ma in vista del referendum sul taglio dei parlamentari è sceso in campo abbracciando una particolare strategia. Assai simile a quella che Angelo Panebianco sul Corriere della Sera chiama il “bacio della morte”. Schierarsi a favore del Sì ma usando argomenti opposti a quelli dei proponenti. Condividere – cioè – l’intento del referendum non per adesione all’antiparlamentarismo ma per sostenere il principio contrario: rendere più efficiente il Parlamento, rafforzare anziché ferire la democrazia rappresentativa (l’intervista integrale di Celestino Benedetto sulla Nuova del Sud in edicola oggi, martedì 8 settembre).