Taglio dei parlamentari, per ora è 7-5 “ballerino”

POTENZA – Se fosse una partita di calcio finirebbe 7 a 5. Con tre indecisi, tra cui un ministro ed un sottosegretario del governo Conte che potrebbero ribaltare il risultato.

Molti pronti a votare Sì col naso ben turato e coperto dalla mascherina, altri sul fronte del No. Tutti – in ogni caso – più o meno schierati ufficialmente ma pronti a fare i franchi tiratori. La consultazione di settembre sulla riduzione dei parlamentari vive sul filo anche in Basilicata.

È il quarto referendum costituzionale nella storia dell’Italia repubblicana – dopo quelli del 2001, 2006 e 2016 – ed è una consultazione confermativa (quindi non ci sarà quorum) per la riduzione degli eletti alla Camera e al Senato. Si vota per ridurre i membri di Montecitorio da 630 a 400 e di Palazzo Madama da 315 a 200 mentre in Basilicata i rappresentanti alla Camera subirebbero un taglio del 33,33%, passando da 6 a 4 e al Senato un taglio del 57,14% da 7 a 3. Dei tredici tra senatori e deputati lucani (ma vanno conteggiati anche il ministro della Salute Roberto Speranza eletto con Articolo Uno e Gianni Pittella del Pd) sono sette quelli ufficialmente sulle posizioni del Sì alla riforma. “Il fronte del No è il fronte dell’establishment, di chi sta nei Palazzi. Ma i cittadini voteranno Sì” dice Di Maio.

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di Celestino Benedetto