Tamponi, Arcuri chiama in causa le Regioni: “Questo lo distribuiamo noi. Voi?

POTENZA- Sono esattamente 451.736 i “prodotti” di materiale sanitario arrivati in Basilicata dal primo al 30 marzo per far fronte al coronavirus.

Il dato è stato diffuso dal commissario straordinario per l’approvvigionamento di materiale sanitario, Domenico Arcuri, in una conferenza stampa alla Protezione civile.

Un’occasione per affidare ai giornalisti un report dettaglio che ha fatto il punto sull’attuale situazione legata agli approvvigionamento di materiale sanitario. Il numero maggiore dei “prodotti” consegnati alla Basilicata riguarda le mascherine (406.831), a seguire i guanti (41.500). Poi eccetto le visiere (897) poche centinaia gli altri presidi personali di sicurezza per medici e personale sanitario che continuano a denunciarne la carenza assoluta. Ma l’attenzione rispetto ai dati del report va centrata sui tamponi che sono in tutto 600 e i ventilatori polmonari, solo 9. La distribuzione del materiale è avvenuta sui rigidi parametri dei casi di contagio registrati e della popolazione. Per questa ragione la Basilicata per quantità di prodotti occupa il penultimo posto nella graduatoria delle regioni e precede solo il Molise (256.131), mentre la Lombardia è al vertice della classifica con 10.118,639 “prodotti”. Arcuri – che da a.d. di Invitalia, nel suo precedente incarico conosce la Basilicata solo per i contratti di sviluppo definiti con il Governo e per gli indicatori economici, industriali e produttivi e non certo per il sistema sanitario – non si è limitato alle cifre. Nella difesa dal suo operato, sotto attacco specie delle Regioni, ha rilanciato la palla nel campo delle Regioni. “Ci sono 21 regioni italiane, sarebbe interessante sapere cosa stanno distribuendo, chiedeteglielo – ha sollecitato Arcuri ai giornalisti-. La massima trasparenza è anche indispensabile perché si metta in campo un rapporto corretto tra Stato e Regioni, che hanno poteri concorrenti nella gestione della sanità in Italia, come ci ricorda la Costituzione”.

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di Arturo Giglio