POTENZA – ”Apprendiamo dalla stampa che sarebbe stato raggiunto un accordo tra Regione e Total su un programma aggiuntivo di investimenti per 50 milioni di euro in dieci anni. Questo non è il modello di concertazione che ci aspettavamo dalla giunta Bardi”. È critica la reazione dei segretari generali di Cgil Cisl Uil di Basilicata, Angelo Summa, Enrico Gambardella e Carmine Vaccaro, che accusano il governo regionale di mettere in pratica ”una strategia tesa a oscurare le forze sindacali e a considerare il confronto con i corpi intermedi una mera appendice della democrazia. La scelta di costituire un imprecisato fondo di investimento è perciò da considerarsi una soluzione non concordata, né discussa, assunta in beata solitudine da Regione e Total senza il benché minimo confronto con Cgil Cisl Uil che pure possono vantare in proposito il merito di aver costretto la compagnia francese a sedersi al tavolo delle trattative e ragionare su un complessivo patto di sito che vincolasse l’avvio delle estrazioni a precisi impegni su tre fronti: lavoro per i disoccupati lucani, tutela dell’ambiente e investimenti”. ”Nel giro di pochi mesi – continuano i leader di Cgil Cisl Uil – siamo passati dalla discussione sulla ’magna charta’ ai conciliaboli tra Regione e Total con il rischio di creare un’inedita alleanza tra il custode dell’interesse pubblico e un legittimo portatore di interessi privati. L’esito di tale alleanza è un patto vago e fumoso che potrebbe consegnare le chiavi della programmazione alla Total, che potrà gestire a proprio piacimento la metà dei fondi, e non recepisce alcuna delle indicazioni prospettate al governatore Bardi nell’unico incontro sul tema con Cgil Cisl Uil, vale a dire: investimenti per avviare la strategia di decarbonizzazione, un piano per la tutela ambientale e il monitoraggio della salute e della sicurezza nell’ambito di un accordo di sito per regolare con equità i trattamenti salariali e le condizioni di lavoro degli addetti diretti e indiretti di Tempa Rossa e disciplinare in modo stringente i cambi d’appalto, infine un impegno concreto per favorire l’occupazione delle maestranze locali”.
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