“Ti sciolgo nell’acido”: le minacce e le violenze dei “Narcos” lucani

POTENZA – “Vado da tua madre e la sfascio di mazzate se non mi dici dove sei”, “Ti sciolgo nell’acido”, “Se vengo a Stigliano e non ti fai trovare ti ammazzo”. Sono solo alcune delle frasi con cui Angelo Calvello, ritenuto a capo del sodalizio criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti in diversi centri del Materano si rivolgeva a quanti venivano meno agli accordi, senza fare distinzioni tra presunti sodali del suo gruppo o semplici assuntori che non avevano pagato le dosi.

Con minacce che finivano per coinvolgere anche i loro affetti più cari. In diverse occasioni, però, si sarebbe passati rapidamente dalle parole ai fatti: “Mi è partita la molla, sono partito di testa e gli ho rotto la faccia” confessa Calvello al telefono con un suo sodale riferendosi alle reiterate minacce e intimidazioni nei confronti di un uomo ritenuto responsabile di non aver saldato vecchi debiti di droga. In un’altra occasione, invece, una donna sarebbe stata minacciata con una pistola nonostante la presenza della sua bambina. Minacce e intimidazioni attraverso le quali il sodalizio criminale sarebbe riuscito a recuperare crediti per migliaia di euro.