POTENZA – Assolto per legittima difesa: si è concluso così, nel primo pomeriggio di ieri davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Potenza, il processo di secondo grado a carico di Salvatore Laspagnoletta, il 32enne di Melfi accusato di aver investito e ucciso il 19 gennaio del 2020 il tifoso 39enne della Vultur Rionero, Fabio Tucciariello, durante i tragici fatti di Vaglio Scalo nell’ambito dell’aggressione da parte dei tifosi rioneresi all’auto sulla quale viaggiavano i supporter del Melfi. Rovesciato quindi il verdetto di primo grado: nel giugno dello scorso anno, infatti, il gup del tribunale di Potenza, Valentina Rossi, al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato, aveva condannato Laspagnoletta a 3 anni e 4 mesi con l’accusa di omicidio stradale. La perizia affidata dalla procura di Potenza ad un consulente non aveva eliminato i dubbi sull’effettiva dinamica della tragedia, escludendo però accelerazioni o sterzate “killer” da parte della Fiat Punto guidata da Laspagnoletta e quindi un elemento di volontarietà nelle sue condotte per arrecare danno ad altri utenti della strada. I giudici di secondo grado hanno però accolto la tesi difensiva, con l’avvocato Gerardo Di Ciommo (difensore del giovane) che ieri mattina in aula, prima che la Corte si ritirasse in camera di consiglio, aveva ribadito come il suo assistito dopo che la sua vettura (a bordo della quale Laspagnoletta viaggiava in compagnia di altri due amici) era stata vittima di un agguato da parte di decine di tifosi della Vultur Rionero non aveva fatto altro che provare ad allontanarsi spostandosi sul lato più libero della carreggiata.
Per la controperizia depositata in primo grado dal difensore dei familiari di Tucciariello, l’avvocato Donatello Cimadomo, invece, Salvatore Laspagnoletta avrebbe investito due persone che si trovavano da tempo sulla carreggiata e che potevano essere pertanto evitate”. Le costituite parti civili, dopo il deposito delle motivazioni della sentenza arrivata nel primo pomeriggio di ieri dopo una camera di consiglio durata circa un’ora e mezza, potranno proporre ricorso in Cassazione. Per i protagonisti dell’agguato ai tifosi del Melfi (circa 40 i giovani coinvolti), lo ricordiamo, sempre da parte del gup era arrivato l’ok alla richiesta di messa alla prova avanzata dalle difese, con la successiva individuazione di un percorso specifico per ciascuno di loro , delineato e concordato con l’Ufficio Esecuzione Penale. Secondo l’accusa, lo ricordiamo, la Fiat Punto con a bordo Laspagnoletta ed altri due supporter federiciani era stata vittima di un vero e proprio agguato da parte dei tifosi della Vultur Rionero che, invece, di recarsi a Brienza per seguire la trasferta dei loro beniamini, si erano appostati (armati di mazze e bastoni) nei pressi della stazione di Vaglio per attendere il passaggio delle autovetture con a bordo i tifosi federiciani diretti invece verso Tolve.