Trivelle, Confindustria si scaglia contro il provvedimento del governo: “Ci saranno effetti negativi”

POTENZA – “Quello che sta accadendo a livello nazionale in tema di estrazioni, con la moratoria introdotta dal Dl Semplificazioni, è grave e non può non destare preoccupazioni anche in Basilicata”. “Lo dimostra anche la partecipazione di una folta delegazione di imprenditori e lavoratori lucani alla mobilitazione dei dipendenti del comparto Oil&Gas che aderiscono alla grande manifestazione del 9 febbraio organizzata a Roma da Cgil, Cisl e Uil”. E’ quanto afferma il presidente di Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso, alla luce delle novità introdotte da Dl Semplificazioni, che di fatto sospendono i permessi per la ricerca e la prospezione di idrocarburi, nelle more dell’adozione di un Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee, prevista entro 18 mesi. “Ne deriveranno inevitabili conseguenze economiche e occupazionali – spiega Lorusso – con effetti molto gravi su famiglie e territori. La misura impatta su un settore tecnologicamente avanzato, il cui indotto vanta complessivamente 130.000 lavoratori, con eccellenze riconosciute a livello mondale che stanno sostenendo importanti investimenti in Ricerca e Sviluppo”. Secondo le stime di Confindustria, lo stesso abnorme incremento dei canoni previsto dal Decreto, che, per di più, non porta nessun incremento nelle casse lucane, causerebbe una contrazione degli investimenti per circa 400 milioni di euro.

 

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