MATERA – Il sistema messo in atto è sempre lo stesso: una telefonata con cui comunicare un falso incidente o un problema giudiziario che vedrebbe coinvolto un nipote o un figlio della vittima. Così la persona anziana viene agganciata da un sedicente carabiniere, e con raggiri e artifici viene indotta a consegnare ingenti somme di denaro o gioielli custoditi in casa. Inoltre un altro stratagemma sarebbe quello di intasare tutte le sue linee telefoniche con lo scopo di riuscire a bloccare qualsiasi tentativo di comunicazione con i familiari. Oggi la conferenza stampa del Comando provicniale dei carabinieri di Matera per illustratre l’ultimo episodio.
Una delle ultime persone prese di mira dai truffatori è stato un 82enne di Matera. L’uomo resosi conto di essere incappato in un raggiro ha denunciato tutto ai carabinieri. Così dopo l’attività investigativa i militari sono riusciti ad individuare i due truffatori, due pregiudicati campani di 48 e 47 anni, eseguite nei loro confronti due misure cautelari, una in carcere e una ai domiciliari. I due malfattori erano riusciti a farsi consegnare 10mila euro come cauzione per evitare l’arresto del figlio coinvolto in un sinistro stradale. Si tratta di un fenomeno sempre più diffuso ma sul quale sta crescendo la consapevolezza da parte delle potenziali vittime, grazie alle campagne di sensibilizzazione con incontri di persona portati avanti dall’Arma. E i risultati si vedono, diversi i tentativi di truffa sventati.