Turismo, il bilancio dell’Apt dice che la Basilicata non è più solo una bella scoperta

POTENZA – La Basilicata non è più solo “una bella scoperta”. I risultati del lavoro di promozione, sotto l’autorevole guida di Mariano Schiavone, direttore generale dell’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata, una sorta di pioniere della nuova “era turistica” della nostra regione, si cominciano a vedere anche se è il momento di un nuovo salto di pianificazione strategica, di progettare il presente (non solo il dopo Matera 2019) e il futuro, di accrescere il protagonismo delle comunità locali. Sono solo alcune delle prime valutazioni che offre il rapporto dell’Apt sull’andamento del turismo nel 2018, non a caso diffuso alla vigilia del Megaponte che è diventato l’anteprima della stagione estiva 2019 sulla quale si concentrano le maggiori aspettative degli operatori. I dati sono sotto il segno più. Si registrano incrementi sostanziali di arrivi e presenze: arrivi pari a 749.956 dall’Italia (+12,26% rispetto al 2017) e 142.131 dall’estero (+19,73%); presenze pari a 2.307.392 dall’Italia (+3,17%) e 296.232 +13,49%) dall’estero. C’è quindi la conferma della “”più forte attrazione”. È la città di Matera che fa registrare l’aumento più consistente dei flussi turistici, con 344.813 arrivi (+22,5%) e 547.532 presenze (+22,3%), seguita dalla Costa Jonica con 255.537 arrivi (+18,2%) e 1.281.873 presenze (+0,9%). Ma significativi sono arrivi e presenze anche nel Metapontino dove per effetto della stagione balneare si tocca la permanenza media più significativa (5 giorni) e il tasso di occupazione delle camere di albergo sino al 44%. E a proposito di mare decisamente deludente invece risulta la situazione di Maratea dove tra arrivi e presenze si sfonda i 310mila ma gli incrementi sono sotto il punto percentuale a riprova che la città tirrenica ha bisogno di un riposizionamento sui mercati italiano ed estero.

 

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di Arturo Giglio