POTENZA – Nel 2020, tra misure di contenimento della pandemia e conseguente crollo del turismo, il settore dell’agriturismo e del turismo rurale in Basilicata ha perso tra 3-3,5 milioni di euro (oltre 900 milioni di euro, a livello nazionale) con picchi negativi del 90%, nonostante la breve parentesi di ripresa estiva. Un fatturato che tiene conto anche della “spesa in campagna” con gli acquisti diretti degli utenti del pranzo o cena in una delle 120 strutture agrituristiche lucane. L’SOS di Turismo Verde, Agenzia Agrituristica della Cia-Agricoltori: “Non possiamo resistere ancora a lungo Il comparto deve riappropriarsi del proprio ruolo, quello di leva economica e sociale per la ripartenza delle aree interne del Paese”. Ecco perché servono nuove misure per “guardare al futuro con prospettiva e progettualità”.