POTENZA – Mentre i nostri ragazzi manifestavano per il clima ricordando agli adulti che “il tempo per difendere l’ambiente sta per scadere”, l’ad dell’Eni Claudio Descalzi annunciava la “svolta verde” nella strategia della società. E per dimostrare di fare seriamente sul piatto ha messo investimenti destinati al nostro Paese per 2,3-2,4 miliardi di euro (3,5 miliardi a livello mondiale). In attesa di conoscere in dettaglio i piani che riguarderanno la Val d’Agri le attese e le aspettative si diffondono rapidamente nel nostro comprensorio petrolifero dove da tempo si attendono i programmi sul presente e sul dopo petrolio. Descalzi è stato chiaro: ”La decarbonizzazione è strutturalmente presente in tutta la nostra strategia ed è parte preponderante delle nostre ambizioni per il futuro. E’ necessario – ha proseguito – affrontare la doppia sfida da un lato di soddisfare i crescenti bisogni di energia, dall’altro di ridurre le emissioni in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Questo rappresenta una priorità strategica per il nostro cda. Come primo passo, il nostro obiettivo è di eliminare le emissioni nette dell’upstream entro il 2030. Riusciremo a raggiungere questo obiettivo aumentando l’efficienza operativa, riducendo quindi al minimo le emissioni dirette di Co2 del business e compensando le emissioni residuali con vasti progetti di forestazione”.
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di Arturo Giglio