Venosa, accuse per Castelgrande e Pagliuca. Ma il gip rigetta le richieste della procura

POTENZA – Tra gli indagati per i quali il gip non ha ravvisato la sussistenza di esigenze cautelari, oltre all’ex deputato Nicola Pagliuca, c’è anche l’ex assessore regionale alle Infrastrutture, Carmine Miranda Castelgrande.

In relazione alla sua posizione, il gip non ha condiviso la ricostruzione della procura di Potenza che gli contestava di essere a capo di un’associazione a delinquere finalizzata ad una “gestione egemonica e totalmente illecita degli affari amministrativi del Comune di Venosa”. Per i pubblici ministeri Mandurino e D’Antona l’ex esponente dell’ultima Giunta Pittella, “era colui al quale era demandata, per tutti gli affari amministrativi di maggiore rilievo del Comune di Venosa, l’ultima e definitiva parola in ordine agli interessi ed i soggetti da privilegiare”. Ricostruzione non condivisa dal gip Rosa Maria Verrastro che nelle condotte di Castelgrande e degli ex amministratori del Comune di Venosa e degli allora vertici del Pd cittadino di Venosa non ha ravvisato elementi tale da portare a supportare l’accusa di associazione a delinquere.

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di Fabrizio Di Vito