POTENZA – Al tavolo che si è tenuto in tarda mattinata sulla vertenza dei supermercati ex Decò, il gruppo Conad ha confermato la sua volontà di subentro alla precedente gestione non appena avrà ottenuta la piena disponibilità dei locali di via della Meccanica e via Giovanni XXIII, con l’impegno a garantire i livelli occupazionali, previa ricognizione della platea interessata. È quanto fanno sapere Emanuela Sardone della Fisascat Cisl e Fabio Tundo della Uiltucs.
Nel frattempo nei due punti vendita – riferiscono fonti sindacali – sarebbe già in corso lo sgombero delle merci da parte delle società Inversion e Inversion Dos in conformità al provvedimento cautelare emesso dal tribunale di Campobasso nell’ambito del lungo contenzioso giudiziario. Il prossimo passo sarà mettere attorno al tavolo tutte le parti coinvolte, ed è quello che chiederanno Fisascat e Uiltucs al prefetto di Potenza. Anche il segretario generale Filcams Cgil Potenza, Michele Sannazzaro, nel giudicare positivamente l’apertura di Conad, ritiene tuttavia questo sia solo il primo passo verso la risoluzione della vertenza. Un nuovo tavolo convocato dal prefetto è quanto auspica pure la Filcams Cgil.
Fiduciosi i sindacati, ma la volontà di subentro di Conad è solo il primo passo per la risoluzione della vertenza Decò a Potenza
Queste le richieste. “Innanzitutto – spiega il dirigente sindacale – la ricognizione dei lavoratori effettivamente impiegati da Inversion Srl e Inversion Dos Srl e dei relativi inquadramenti contrattuali e retributivi, considerata l’assenza dei rapporti contrattuali da parte di Thymos con suddette società. In secondo luogo la definizione dei tempi e delle modalità di ripresa delle attività, attualmente ignoti rispetto al rilascio dei locali, al relativo allestimento e al ripristino delle autorizzazioni amministrative. Terzo, la definizione dell’impianto organico dei due punti vendita e infine la sottoscrizione degli accordi.
Il nostro auspicio – conclude Sannazzaro – è che si giunga nel minor tempo possibile a un percorso atto a garantire la riassunzione di tutte le maestranze coinvolte e il mantenimento dei livelli contributivi e retributivi”.
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