Vertenza ex Rmi-Tis, la Cgil: “La strada per la stabilizzazione è quella della forestazione”

POTENZA – “L’assessore alle Attività produttive della Regione Basilicata porti avanti il progetto di stabilizzazione dei lavoratori ex Reddito minimo di inserimento ed ex Tis accogliendo la proposta dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil. Ribadiamo che la strada percorribile per garantire occupazione, salario e diritti a questa vasta platea di lavoratori è il loro impiego nei cantieri forestali”. Dopo l’incontro della scorsa settimana tra Cupparo e i sindacati a prendere la parola è il segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito.

“La proposta del sindacato – continua Esposito – è frutto di un lungo studio e approfondimento e di una lunga concertazione delle parti sociali con l’assessorato, che ha visto anche l’impegno dei funzionari del dipartimento. Riteniamo quindi doveroso da parte del neo assessore Cupparo riprendere quella proposta nel segno di una continuità necessaria ai lavoratori e al settore. La forestazione è l’unica proposta in grado di garantire a questa platea di lavoratori le giornate minime necessarie a copertura del salario ma anche dei contributi utili all’ottenimento della pensione e di tutti i diritti acquisiti con il contratto collettivo nazionale idraulico forestale, comprese ferie e malattie. Si faccia quindi presto e si porti a compimento l’iter già intrapreso nella passata legislatura, completando la bozza di legge a cui già si stava lavorando. Intravedere altre strade significa ripartire da zero e allungare i tempi di una vertenza che necessita risposte immediate”, conclude Esposito. “La volontà del governo regionale – aveva detto Cupparo nei giorni – è quella di risolvere al più presto la vertenza”. Una platea di 1.195 persone. Nel ricordare che servirebbero “20 milioni di euro l’anno”, l’assessore ha sottolineato come “in attesa dei dati ufficiali sulle royalties del petrolio per la produzione 2023 stiamo studiando tutte le possibilità di reperire una parte delle risorse economiche da altre fonti e dal bilancio regionale ed è fondamentale ripiegarsi sui vari programmi e progetti di spesa da cui attingere fondi. Non è possibile indicare una data di soluzione – ha concluso – ma per dare stabilità alla platea, che è particolarmente differenziata, è necessario che anche i sindaci che utilizzano questi lavoratori diano il proprio contributo”. Il prossimo incontro è stato intanto già calendarizzato per il prossimo 5 settembre. ed in quella sede potrebbero esserci delle novità.