Vertenza Total, la Cgil lancia l’allarme: “Tutti i lucani a rischio”

POTENZA – La battaglia avviata dai lavoratori delle aziende Lucapp e Itc Impianti non deve ingannare. A rischio sarebbero tutte le maestranze lucane impiegate nel sito di Corleto Perticara. Ne sono circa 800, come puntualizza Vincenzo Esposito, segretario provinciale della Cgil di Potenza, a Mariolina Notargiacomo nel corso del consueto appuntamento con “Caffè di Traverso”. “Total con questo giacimento estrarrà 55mila barili al giorno a regime, creando profitti per i propri investitori. Per cui esigiamo che si attivi affinché si creino ricadute – avvisa il segretario – su quell’area”. Neanche quelli già formati (un centinaio), in virtù di un percorso individuato dalle sigle sindacali stesse a margine delle interlocuzioni consumatesi con Tecnimont, sono stati assunti a Corleto. Quella in atto, quindi si presenta come una vertenza annunciata. Accompagnati da mogli e figli, i lavoratori presidiano di giorno e di notte l’impianto. Tanti i lavoratori lucani impiegati inizialmente dalle aziende coinvolte da Total. “Si sapeva che al termine delle attività legate alla costruzione dell’impianto ci sarebbe stato questo esubero di personale. Tuttavia c’è ancora del lavoro da fare a Corleto. Sono accadute cose strane – denuncia Esposito -, tipo il licenziamento con data retroattiva di personale con contratto a tempo indeterminato, inoltre c’è la vicenda di coloro che sono legati alla sicurezza, la carenza di prospettive a questo punto per coloro che hanno lavorato nell’impianto, ai quali nessuno sta dicendo cosa accadrà. C’è un malessere generale di quel territorio. Credo che la protesta sia legata a fatti contingenti, ma coinvolge un po’ tutti: Regione, Total e una serie di attori”.

 

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di Michelangelo Russo