Volevano portare da Roma a Potenza 2,4 kg di hashish: due giovani universitari condannati per direttissima

POTENZA – Giovani universitari che si trasformano in pusher, forse a caccia di guadagni facili e apparentemente poco rischiosi. Erano arrivati con uno zaino pieno di contanti a Roma e stavano per ripartire in pullmann verso Potenza con un carico di hashish i due ragazzi di 20 e 22 anni fermati dalla polizia nei pressi dell’autostazione Tibus lungo la via Tiburtina. Gli agenti capitolini li hanno trovati in possesso di ben 21mila dosi di hashish, nonchè sei grammi tra marijuana e cocaina nascosti negli sleep. Entrambi sono stati già processati per direttissima e condannati a tre anni e quattro mesi e a pagare una multa da 14mila euro.

Per loro anche il foglio di via obbligatorio da Roma. Sembrerebbe un’operazione antidroga come tante, ma secondo gli inquirenti potrebbe squarciare un velo attorno ad una rete di spacciatori che portano in giro per l’Italia “il fumo di Tor Bella”, così si chiamava il canale Telegram scoperto dalla polizia sul quale i reggenti di una delle più grandi piazze di spaccio di Roma e non solo pubblicizzavano i “prodotti” in vendita. Nel caso dei due ragazzi lucani il carico era decisamente massiccio: 2,4 kg di hashish purissimo suddivisi in quattro panetti. E prima di farsi accompagnare in taxi verso la Tiburtina, i due studenti universitari si erano recati proprio verso la borgata a Est del centro della capitale. Anche la scelta del mezzo di trasporto, l’autobus, non sembrerebbe casuale: l’obiettivo, infatti, sarebbe quello di evitare i controlli più stringenti effettuati presso le stazioni ferroviarie. Di certo l’asse Roma-Potenza non è l’unica rotta sulla quale gli inquirenti stanno accendendo i riflettori. E altrettanto farà sicuramente la procura del capoluogo lucano per cercare di capire dove fosse diretto il “carico” sequestrato a Roma e, soprattutto, gli eventuali “mandanti” della spedizione verso la capitale dei due giovani corrieri fermati in flagranza di reato e già processati.