Basilicata attanagliata da siccità e desertificazione, in 15 anni scomparsi 1500 stadi di calcio: l’allarme di Cia Agricoltori

POTENZA – La situazione nelle dighe e negli invasi della Basilicata si fa sempre più critica. Rispetto allo scorso anno nella nostra regione mancano circa 185 milioni di mc d’acqua (110 milioni soltano a Montecotugno). Una carenza che sta mettendo a rischio le produzioni, specie ortofrutticole, del Metapontino. A riferirlo è Cia-Agricoltori Basilicata che in occasione della Giornata della desertificazione e della siccità ha rielaborato i dati Ispra, mettendo in luce le drammatiche condizioni in cui versa la Basilicata. Una giornata istituita proprio allo scopo di sensibilizzare e trovare soluzioni per quelle che rappresentano le sfide più urgenti del nostro tempo: la siccità, la desertificazione, il degrado del territorio.

Basti pensare che oltre il 40% di tutta la superficie terrestre nel mondo è già considerata degradata. E che, ogni secondo, un equivalente di quattro campi da calcio di terreni sani subiscono un degrado, per un totale di 100 milioni di ettari ogni anno. E anche riguardo al consumo del suolo la Basilicata è una delle regioni che desta più preoccupazione: lo scorso anno ha raggiunto la media più alta in Italia subito dopo il Molise con 588mq/abitante per complessivi 31.825 ha di cui 22.560 in provincia di Potenza e 9.266 in quella di Matera. In 15 anni sono andati persi 2.356 ha netti. Come se fossero scomparsi 1500 stadi di calcio.

Insomma, un quadro drammatico che spaventa per le sue possibili evoluzioni. Al punto che per la Cia è necessario invertire subito la preoccupante tendenza. Urgente a tal proposito l’approvazione della Direttiva sul monitoraggio e resilienza del suolo. Mentre sul tema idrico Cia chiede “all’Europa un piano che miri a ripensare lo stoccaggio, la riduzione, le perdite e il riuso delle acque. Anche la Regione però – conclude – deve fare la sua parte attraverso una legge quadro, proteggere le risorse agricole e favorire una gestione sostenibile del territorio”.

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