Bonifica ex Materit, dall’Anac ultimatum alla Regione Basilicata

POTENZA – La Regione Basilicata continua a tergiversare, al punto da farsi richiamare ufficialmente dall’Anac che ora potrebbe dare l’accelerazione alla bonifica della ex Materit, la bomba ecologica nell’area industriale della Val Basento. L’Autorita nazionale anticorruzione ha imposto un ultimatum alla Regione che entro 60 giorni dovrà comunicare gli esiti della manifestazione d’interesse e aggiornare l’Autorità in merito agli sviluppi della procedura di affidamento della progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di bonifica. Nella relazione, che porta la firma del presidente Giuseppe Busia, sono sorte “perplessità” ed “anomalie” in merito all’operato dell’amministrazione regionale sulla gestione dell’intera procedura.

L’ex Materit risulta l’ultimo stabilimento di produzione di eternit in Italia a non essere ancora stato bonificato ad oltre trent’anni dal divieto di utilizzo dell’amianto. “La responsabilità per l’Anac è addebitabile in buona parte alla Regione Basilicata che ha violato i principi di tempestività e non aggravamento dell’azione amministrativa richiesti dal codice appalti”. https://www.printpeppermint.com/ La procedura aperta bandita dal massimo ente territoriale lucano per l’affidamento della bonifica del sito, per un importo base d’asta 2,5 milioni, risale al 2014. Nella relazione si evidenzia come “dopo il ricorso alla giustizia amministrativa da parte di un operatore escluso, il Consiglio di Stato nel 2021, confermando la sentenza del Tar, ha annullato l’aggiudicazione definitiva perché il Raggruppamento temporaneo d’impresa risultato vincitore aveva dichiarato il falso. Nel frattempo, di fronte ai ricorsi, la Regione aveva già disposto di non aggiudicare e dichiarare conclusa la procedura anche in seguito ad alcune criticità evidenziate da Ispra e Inail. L’esecutivo lucano il 22 giugno 2021 ha poi pubblicato sul proprio sito un avviso esplorativo “di cui – sottolinea Anac – non si conosce l’esito”. Ora però a dettare i tempi ci ha pensato l’anticorruzione e la Regione entro i prossimi due mesi dovrà dare una serie di risposte.