Covid, il clamoroso errore dell’Asp: per quasi tre mesi medici e pediatri hanno inviato le richieste di tamponi ad una mail inesistente

POTENZA – Dalle carte dell’inchiesta sui “tamponi vip” e sul decesso di Antonio Nicastro e Palmiro Parisi, i due potentini vittime del Covid dopo aver implorato per settimane di essere sottoposti al test, spunta un clamoroso errore dell’Asp risalente ai primi mesi della pandemia: da fine febbraio a metà maggio del 2020, infatti, le richieste inviate dai medici di famiglia e dai pediatri all’Asp per la gestione dei casi Covid tra Potenza e provincia sarebbero state inoltrate ad un indirizzo mail inesistente.

Ad accorgersi del grave errore sono stati gli uomini della sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri, durante le attività di verifica sulle modalità di trasmissione delle richieste circa l’effettuazione dei tamponi inoltrate dai medici di medicina generale incaricati di gestire il primo contatto con il sospetto caso Covid. Un errore commesso il 27 febbraio del 2020, senza che nessuno vi abbia posto rimedio fino al 15 maggio, quando in seguito agli accertamenti investigativi in corso era emersa la grave disattenzione. E a quel punto i carabinieri sono stati in grado di ricostruire la mole di email inviate inconsapevolmente dal personale sanitario ad un indirizzo inesistente: ben 86 email dal 1 al 23 marzo 2020, e complessivamente 206 fino al 15 maggio. Delle prime 86 comunicazioni, fortunatamente 53 erano state inviate anche ad altri recapiti validi e quindi regolarmente prese in carico, sette non sono risultate attinenti alle segnalazioni di casi sospetti, ma ben 26 segnalazioni non ebbero alcuna risposta, con tutti i disguidi e i ritardi con cui sicuramente i cittadini che necessitavano di tampone sono andati incontro.

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