Droga, usura e armi. Operazione anti-mafia nel Vulture-Melfese

POTENZA- Associazione mafiosa, possesso e detenzione illegale di arma da fuoco, estorsioni tentate e consumate, tentata rapina e calunnia. Sono le ipotesi di reato alla base dell’operazione di polizia giudiziaria partita stamane alle prime luci dell’alba e che ha portato all’applicazione di 16 misure ( 11 in carcere, 3 ai domiciliari e due all’obbligo di presentazione alla polizia) nei confronti di altrettanti soggetti tutti della zona del Vulture-Melfese, gravemente indiziati a vario titoli dei reati summenzionati. Indagate 54 persone. L’operazione è scattata su disposizione della Dda di Potenza, in esecuzione dell’ordinanza cautelare disposta dal Gip.

L’indagine, coordinata della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo lucano e svolta dalla squadra mobile di Potenza e dai carabinieri di Melfi, ha rimesso a sistema una serie di elementi già in parte emersi nel corso di precedenti operazioni, da cui sono sfociati processi attualmente pendenti per molteplici reti, tra cui usura, estorsione, associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, falso, induzione indebita a dare o promettere utilità, interposizione fittizia, e successivamente sviluppati con una serie di nuovi approfondimenti che hanno permesso di acquisire gravi indizi in ordine all’esistenza e alla perdurante operatività, almeno dal mese di marzo 2013, in Melfi e su tutto il territorio della consorteria mafiosa capeggiata dalle famiglie Di Muro e Delli Gatti, per altro già in passato giudizialmente riconosciuta con sentenze irrevocabili.

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