Ecco i 5 quesiti referendari, tutto quello che c’è da sapere

POTENZA – Si vota in tutta Italia per i cinque referendum abrogativi sulla giustizia presentati dalla Lega e dai Radicali e appoggiati da Italia Viva: agli elettori verrà richiesto di fare una croce sul sì in caso si intenda abrogare la norma indicata o sul No in caso contrario. Ma andiamo a vedere nel dettaglio su cosa saranno chiamati ad esprimersi gli elettori.

La scheda rossa riguarda il tema dell’incandidabilità dei condannati con l’eventuale cancellazione della Legge Severino: in caso di vittoria del si verrebbe abrogato il decreto legislativo del 31 dicembre 2012 che non consente ai condannati a pene da due anni in su di candidarsi al Parlamento italiano o europeo, di far parte del governo, di entrare nelle Regioni, nelle Province, nei Comuni. Regola ancora più severa per gli amministratori locali – che da sempre protestano – sospesi dall’incarico anche dopo una condanna in primo grado.

La scheda arancione invece riguarda il taglio all’articolo 274 del codice di procedura penale con l’eliminazione del rischio di reiterazione del reato dai principi che oggi regolamentano la carcerazione preventiva: resterebbero in piedi invece il pericolo di fuga e l’inquinamento probatorio.

La scheda gialla presenta di sicuro il tema più controverso di questa tornata referendaria e riguarda la definitiva separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri.

La scheda grigia, invece, riguarda il diritto di voto agli avvocati nella valutazione dei magistrati, possibilità finora negata.

La scheda verde, invece, riguarda la procedura per la candidatura delle toghe al Csm: di sicuro il quesito di più difficile comprensione per i non addetti ai lavori. Per quanto riguarda il risultato c’è lo scoglio del quorum: trattandosi di referendum abrogativi per ciascun quesito dovrà recarsi alle urne il 50% più uno degli elettori aventi diritto.