Festa della Repubblica nel segno della pace

POTENZA – 77 anni fa, il 2 giugno 1946 con uno storico referendum, gli italiani scelsero la forma di governo repubblicana a scapito di quella monarchica. Una vittoria non solo dei valori democratici e repubblicani ma anche delle donne che entrarono a far parte della vita politica italiana. A Roma si è svolta come ogni anno l’imponente cerimonia ai Fori imperiali con il presidente Mattarella e la premier Meloni, occasione per parlare di pace e dell’impegno dell’Italia a sostegno del popolo ucraino vittima di una ingiusta guerra. Nella capitale la Basilicata come ogni anno è stata rappresentata da una delegazione di sindaci lucani, in particolare i primi cittadini di Missanello, Banzi, Bella e Tito. Con loro anche i parlamentari eletti in Basilicata e il presidente della Regione Bardi.

Anche in regione sono state numerose le iniziative sui territori. Come da tradizione, al Parco Montereale di Potenza la deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti. Poi in Piazza Mario Pagano la cerimonia dell’alzabandiera e la lettura del messaggio del presidente della Repubblica . Spettacolare la calata del tricolore sulla facciata del Palazzo del Governo da parte dei Vigili del Fuoco. In serata la consegna, da parte del prefetto di tredici ono-rificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” ed una medaglia d’onore alla memoria di un militare deportato ed internato in un lager nazista.

Anche a Matera si è svolto il cerimoniale per la festa della Repubblica, prima con l’omaggio all’altare dedicato ai caduti. Poi il prefetto della Città dei sassi, Sante Copponi ha letto il messaggio del presidente Matterella. Al termine della cerimonia in piazza Vittorio Veneto nel quadriportico del Palazzo del Governo sono state consegnate le onorificenze a 13 cittadini materani che si sono contraddistinti in campo lavorativo, sociale ed economico: in particolare una onorificenza da commendatore, una da ufficiale e 11 da cavaliere.

E’ stata inoltre consegnata a Vincenzo Dimilta la medaglia d’onore alla memoria di suo padre Giuliano Dimilta, militare,  internato Germania, dall’11 settembre 1943 al 26 luglio 1945.