Guido Conti, archiviata definitivamente l’inchiesta sulla morte dell’ex responsabile ambientale per la Total a Tempa Rossa. Per il gip di Sulmona fu suicidio

SULMONA – Il gip del tribunale di Sulmona ha scritto la parola fine sull’inchiesta relativa alla morte del generale Guido Conti, l’ex responsabile ambientale per la Total a Tempa Rossa trovato senza vita il 17 novembre del 2017 all’interno della sua auto parcheggiata in una zona isolata ai piedi del monte Morrone, in Abruzzo, dove Conti aveva fatto ritorno dopo aver lasciato nel giro di un paio di settimane l’incarico che gli era stato affidato in Basilicata. Il gip ha respinto anche l’opposizione presentata dai familiari rispetto alla seconda richiesta di archiviazione della procura abruzzese, per la quale dalla doppia inchiesta (in prima istanza il gip aveva ordinato nuovi accertamenti) non sono emersi elementi in grado di sostenere una tesi diversa rispetto a quella del suicidio.

L’archiviazione risale a qualche mese fa, ma è trapelata nei giorni scorsi in occasione del quinto anniversario della morte del generale. I familiari di Conti, assistiti dall’avvocato Alessandro Margiotta, avevano chiesto agli inquirenti di fare luce sul breve periodo trascorso in Basilicata. Per la famiglia andavano approfonditi i colloqui avuti da Conti con alcuni suoi ex colleghi forestali, con i quali si era lamentato per essere stato messo ai margini da alcuni ufficiali delle forze dell’ordine in Basilicata dopo aver espresso perplessità sui rapporti in essere con la Total per il sito di Tempa Rossa. Nel corso delle indagini erano state sentite le persone che lavorarono a stretto contatto con il generale Conti durante la sua brevissima esperienza lucana, dalla quale, come sempre evidenziato dalla moglie, era tornato psicologicamente devastato. Era poi emerso un presunto vertice in questura, a Potenza, dopo il quale il generale, che temeva anche di essere indagato dalla procura del capoluogo lucano, si sarebbe sentito “abbandonato” o comunque non compreso. Nessuna pista, in ogni caso, ha portato la procura prima e il gip dopo a valutare ipotesi diverse da quelle del gesto estremo e l’indagine è stata definitivamente archiviata come suicidio.