POTENZA – Sono state complessivamente 2.083 le persone che lo scorso anno in Basilicata si sono rivolte alla Caritas per chiedere aiuto. E sono le donne 58,4% più degli uomini 41,6 a rivolgersi agli sportelli presenti sul territorio lucano. Alta l’incidenza delle persone con figli: il 79 per cento circa come attesta il Rapporto 2024 sulla povertà in Italia nel 2023. Da non sottovalutare il dato relativo all’innalzamento dell’età media dei residenti che in Basilicata hanno teso la mano.
Nel corso degli ultimi anni si è assistito a un costante aumento del peso degli anziani che tocca punte più alte in regione: 16,6 per cento, preceduta solo dalla Campania 18,1% seguono la Puglia 15,4% e la Sardegna 15,3%. Tra gli assistiti Caritas prevalgono le persone con licenza media inferiore il 48,7%. Ma a differenza dei diplomati lo 0,5% è chi ha una laurea che si è visto nella necessità di chiedere aiuto il 3,5%.
Un altro fattore che accomuna la gran parte degli assistiti è la fragilità occupazionale, i disoccupati sono il 38,5% in Basilicata. Non è però solo la mancanza di un lavoro che spinge a rivolgersi ai 44 centri di ascolto lucani in cui operano poco meno di mille volontari: il 14,6 per cento sono occupati mentre il 15,1% casalinghe e il 10% pensionati. In particolare, il 90,5% delle persone manifesta uno stato di fragilità economica, legato a situazioni di reddito insufficiente o di totale assenza di entrate. Il 23,1% chiede aiuto per ragioni di salute, il 13,9 per problemi abitativi.
Con l’11,8 per cento di persone che si rivolgono agli sportelli Caritas perché con disabilità propria o di un componente della famiglia la Basilicata fa registrare la percentuale più alta di contatti rispetto alle altre regioni. E mentre nel 2023 cala visibilmente la quota dei nuovi ascolti che in Italia passa dal 45,3% al 41,0% – segnale di una progressiva distensione rispetto alla fase pandemica – l’incidenza dei poveri cronici seguiti cioè da oltre 5 anni si attesta al 32,4%, sotto la Toscana con il 42% degli assistiti.
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