Primi indagati per il crollo di Bernalda: proseguono gli accertamenti investigativi sul cantiere

MATERA – Ci sono i primi indagati nell’ambito dell’inchiesta sul crollo di un muro in un cantiere edile di Bernalda che ha ferito gravemente un ragazzo di 16 anni, figlio del titolare della ditta che stava eseguendo i lavori. Per ora si tratta essenzialmente di un atto dovuto per permettere alla procura di Matera di predisporre tutti gli accertamenti tecnici del caso e alle parti coinvolte di nominare un proprio consulente di parte, ma anche e soprattutto per accertare o escludere responsabilità penali in merito all’accaduto. Ma è chiaro ed evidente che si andrà, con tutta probabilità, verso la contestazione di reati di indubbia gravità. Per il momento l’ipotesi è quella di concorso in lesioni personali aggravate colpose: almeno cinque le persone che hanno ricevuto un avviso di garanzia. Qualcosa non è andato per il verso giusto nel primo pomeriggio di martedì in via Papini: il ragazzo era stato travolto dal muro di una vecchia abitazione, crollato, secondo i primi accertamenti, in seguito ai lavori di scavo effettuati in un edificio attiguo per la realizzazione di una pedana per una scala interna.

Lavori che nella giornata di martedì erano iniziati ma poi interrotti, proprio dopo le prime avvisaglie di cedimento della struttura priva di fondamenta e molto datata nel tempo. E a quel punto, per evitare il crollo, si sarebbe provato ad intervenire con operazioni di “puntellamento” del muro che però non avrebbero sortito l’effetto sperato. Ancora da chiarire, però, l’esatta dinamica del tragico incidente: pare che il giovane al momento del crollo stesse portando una bottiglia d’acqua al padre, ma è chiaro che l’attenzione degli inquirenti si stia concentrando proprio sui motivi della presenza del minorenne sul posto. Le indagini coordinate dal pubblico ministero Annunziata Cazzetta sono state affidate ai carabinieri della Compagnia di Pisticci e della Stazione di Bernalda che hanno sentito diverse persone e stanno cercando elementi utili anche dalla presenza di eventuali filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza della zona, poco distante dal corso principale della cittadina jonica, molto scossa per l’accaduto. Le condizioni di salute del giovane restano molto gravi ma stabili: il 16enne è in coma farmacologico e nella notte tra martedì e mercoledì è stato operato ad una mano con i medici che sono riusciti a salvare tutte le dita dal violento impatto con le macerie. Ma a destare maggiore preoccupazione è la situazione dal punto di vista neurochirurgico: ieri mattina dopo una consulenza interdisciplinare, il giovane è stato sottoposto ad una Tac per evidenziare la serietà del trauma cranico riportato. L’edema è rimasto sostanzialmente stabile rispetto alle prime ore successive al ricovero e l’equipe medica sta ora valutando se sottoporre il giovane ad un nuovo intervento chirurgico. Ma il ragazzo è alle prese anche con un importante trauma da schiacciamento e soltanto le prossime ore potranno delineare un quadro più chiaro sulle sue condizioni di salute.