Regionali, Pittella alla NuovaTv: “Ho pagato per tutti. Ma vado avanti”

POTENZA- Un passo di lato che in pochi pronosticavano poche settimane fa. Ma alla fine, Marcello Pittella, ha deciso di farsi da parte e di affidare le chiavi dell’intera coalizione del centrosinistra nelle mani di una figura totalmente estranea al mondo politico. La bufera giudiziaria non sembra averlo abbattuto, lui è pronto a svestirsi dei panni del timoniere e a indossare quelli del gregario. Per il bene della Basilicata e della coalizione. Carlo Trerotola avrà bisogno anche dei suoi voti per provare a conquistare lo scranno più alto di Via Verrastro. Per farlo dovrà però convincere quegli stessi lucani che lo hanno consacrato sei anni fa a riporre nuovamente la loro fiducia sul suo nome. Anche se da allora di cose ne sono cambiate molte. A partire dallo scenario politico che lungo lo Stivale ha mutato colore e interpreti.
Come devo chiamarla? Dottore, presidente o Don Marcello?
”Per il don Marcello non sono ancora giunto a quell’età. Presidente non lo sono più, non sono qui da medico, per cui Marcello va bene”.
Dicono che lei è un mostro e che governando ha creato tanti piccoli mostri…
”Questa è una novità per me. Non ho mai creato mostri. Ho provato a interpretare il governo senza girare lo sguardo lì dove c’erano problemi. Ho provato a cambiare il rituale della politica, quando l’ho cambiato, la controffensiva si è spostata dicendo che fossi un mostro. Non so quali mostri avrei creato”.
Ha dato molti segnali di insofferenza nei riguardi di un’unitarietà del partito. E’ allergico alla sinistra?

 

L’intervista integrale sull’edizione cartacea de “La Nuova del Sud”

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