Tempa Rossa, insorgono i comitati: “La Magna Charta è un’altra panzana”

CORLETO PERTICARA – Non si fidano e chiedono che se ne parli direttamente in prefettura. I lavoratori dell’indotto del Centro Olio di Tempa Rossa esprimono forti perplessità circa le risultanze emerse dall’ultimo tavolo in Regione, dove da mesi istituzioni, sindacati e Total stanno provando a raggiungere un accordo sulla ricollocazione delle maestranze locali. Più volte hanno chiesto di partecipare al dibattito in atto, perché convinti di non essere rappresentati. E’ il comitato “La voce di Corleto” a farsi portavoce dell’iniziativa che mira ad individuare nel prefetto di Potenza l’arbitro “ideale” cui affidarsi per provare ad andare oltre quella “Magna Charta” sviluppata dalla compagnia energetica. “Un’altra panzana di Total, in cui difatti si subordina la concessione di alcuni benefit indirizzati ai lavoratori all’avvio della messa in produzione dell’impianto ricadente sul territorio di Corleto Perticara e i lavoratori Tempa Rossa, Il Comitato La Voce di Corleto e Il Comitato per l’Occupazione e la Salvaguardia dell’Ambiente insorgono. A “Caffè di Traverso”, al microfono di Mariolina Notargiacomo, l’avvocato Valeria Giorgio, ha fatto il punto della situazione. “Stiamo attendendo una risposta dal Prefetto affinché il tavolo venga trasferito in quella sede e tratti una serie di tematiche non solo occupazionali.

 

Approfondimenti sull’edizione cartacea de “La Nuova del Sud”

di Michelangelo Russo