Titoli tossici, Lega Consumatori mette in guardia: “Vittime contattate da sedicenti avvocati”

POTENZA – Gli anziani rappresentano soltanto la punta dell’iceberg. Ma nel mirino dei truffatori sarebbero finiti moltissimi lucani. Artigiani, agricoltori, liberi professionisti e imprenditori. In Basilicata si contano 50 milioni di titoli tossici, azioni quasi totalmente azzerate dopo la svalutazione decisa dal cda di Veneto Banca. Al loro fianco, da un paio di anni, si sono mobilitate molte organizzazioni, tra cui la Lega Consumatori. Giambattista Mazzei presidente del sodalizio lucano, intervenuto a “Caffè di Traverso” al microfono di Mariolina Notargiacomo, ha fatto il punto della situazione. Dopo le prime pronunce dell’Arbitro per le Controversie Finanziarie, favorevoli ai risparmiatori lucani danneggiati dalla vendita delle azioni Veneto Banca da parte di Banca Apulia, ora si aprirebbero nuovi spiragli di rimborso per i possessori di azioni che ancora non si sono attivati per recuperare le somme andate in fumo per la nota vicenda. Grazie all’intervento del Governo che nella legge di bilancio 2018, ha previsto l’istituzione di un fondo di ristoro a favore di coloro “che hanno perduto i propri soldi investendo in titoli emessi dalle banche poste in liquidazione coatta amministrativa nel giugno 2017”.

 

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di Michelangelo Russo