Ambiente, migliaia di giovani in marcia per dire stop al petrolio

POTENZA – Colorata, pacifica, sarcastica, ma soprattutto chiara e diretta: ”Non possiamo bere petrolio”. In una Basilicata, che è anche terra di estrazioni di greggio, gli studenti lucani hanno voluto essere parte del ”Friday for future”, la manifestazione per l’ambiente che si è svolta in tantissime città italiane, per ”difendere Gaia”. Un migliaio circa i giovani, accanto ai sindacati e alle associazioni ambientaliste, che hanno attraversato la città, per dirigersi verso la sede della Regione. Una mattinata fatta di cori, striscioni, selfie e dirette Facebook, per essere parte – anche virtuale – di un movimento nato dalla protesta di Greta: ”Ci avete rotto il clima” è uno dei tantissimi cartelli esposti per rimarcare la necessità di un modello di sviluppo che sia anche ”ambientalista”. Davanti alla sede della Regione, i cori sono stati poi indirizzati anche al mondo politico, soprattutto per la gestione della risorsa petrolifera. ”Il mondo brucia mentre noi cerchiamo un portacenere”, recita quindi uno dei tanti cartelli, fatti di cartone e pennarelli colorati. Per uno sciopero che ”non vuole essere, come tanti dicono – hanno spiegato alcuni giovani – un modo per non andare a scuola: noi, come Greta, vogliamo sollevare un problema che è davanti agli occhi di tutti, ma non chiedete a un 16enne di dare soluzioni specifiche, questo spetta agli scienziati e ai politici”.

 

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