Bonus acqua, da oggi le domande. Critiche le associazioni dei consumatori

POTENZA- Un copione che si ripete e che lascia intravedere situazioni incresciose come quelle che i cittadini beneficiari del bonus gas continuano a denunciare. Anche per quanto riguarda il neonato sconto sulla bolletta dell’acqua le associazioni dei consumatori denunciano il mancato confronto da parte del governo Lucano e di Aql. Non sono mancate infatti le segnalazioni dei cittadini a Federconsumatori Basilicata che ancora prima dell’entrata in vigore del bonus acqua in regione avevano denunciato la mancata corresponsione da parte di Acquedoto lucano, ente gestore locale, di quello nazionale, che come evidenziato dal presidente dell’associazione lucana dei consumatori Michele Catalano, la normativa vigente rende automatico senza cioè presentare domanda.

Michele Catalano, pres. Federconsumatori Basilicata

Quella per ottenere il beneficio in Basilicata, riservato ai cittadini con un Isee inferiore ai 30mila euro, potrà essere presentata a partire da domani, ma i nodi da sciogliere relativi ad alcuni punti del regolamento non permetterebbero ai cittadini lucani di ottenerlo. “Coloro infatti che risultano percettori dello sconto nazionale, sebbene non ricevuto – fa notare Catalano – non possono accedere al bonus regionale perché la misura non è cumulabile”. Numerose le segnalazioni di cittadini che pur avendo i requisiti per il riconoscimento del bonus sociale idrico nazionale, che prevede uno sconto in bolletta pari a 18,25 euro a mc all’anno, non si sono visti riconoscere il beneficio dal gestore locale già dal gennaio 2021, né tantomeno risultano attivate procedure di rimborso degli importi dovuti. Federconsumatori invita inoltre ad una riflessione sui profili tariffari vigenti che prevedono per la fascia di consumo intermedia (121-210 mc) raggiunta dalla maggior parte delle famiglie lucane un costo di 1,66 euro a mc, mentre per consumi superiori ai 210mc un costo di 2,68 euro. “Se si vuole veramente agevolare i cittadini a basso reddito – conclude Catalano – l’unica strada è quella di una revisione al ribasso delle tariffe, anziché barcamenarsi in bonus risicati”.