Caso Barresi, un “capolavoro” che riscrive le regole del diritto e delle relazioni istituzionali

POTENZA- E meno male che il Generale Bardi diede alla Basilicata i Colonnelli del Gabinetto.

Ci volevano loro per rimettere a posto la macchina regionale, che arrancava da tempo per gli oscuri sentieri del diritto amministrativo, inerpicandosi tra concetti ostici e impraticabili come legittimità, competenza, obbligo di motivazione, coerenza e non contraddittorietà, eccesso di potere e, crepi l’avarizia, trasparenza.

La riscrittura del Novissimo Digesto Italiano è tutta trasfusa nella delibera di Giunta regionale n. 278 dello scorso 21 aprile con la quale l’Esecutivo lucano da un lato conferma la difesa contro il direttore generale del “San Carlo”, Massimo Barresi, e dall’altro se la rimangia invocando – e qui sembra di essere in un’aula penale – il “mi rimetto al giudizio della Corte!”. Peccato che la nuova dottrina giuridica di cui la delibera è pervasa non sia fruibile ai più, perché il provvedimento è stato pubblicato solo per oggetto, nonostante non ci siano le condizioni giuridiche per farlo, non essendoci dati e nomi da tutelare. “Carta coperta, non so se brucio”, direbbero i giocatori di “Sette e mezzo”. Ed e’ sostanzialmente proprio questo il tenore dei contenuti dell’atto a firma del più elevato in grado dei gabinettisti del Presidente, Fabrizio Grauso, il quale – forse per noia in questo periodo di carenza di ordinanze da copia incolla per colpa di Giuseppe Conte che sta rubando tutta la scena – si è dato agli sconfinamenti nel territorio del Foro legale improvvisandosi, forse su mandato dell’assessore Leone e scavalcando il dirigente generale Ernesto Esposito, da interfaccia tra il Dipartimento alla Sanità e l’Avvocatura regionale. La Giunta, come fa dichiarare alla stessa Grauso, ha visto la nota dell’11 marzo firmata da Esposito con cui quest’ultimo chiede all’Ufficio legale di assicurare la difesa contro il ricorso proposto dall’ingegnere Spera sulla nomina di Barresi al vertice del nosocomio potentino. E sempre la Giunta l’ha letta talmente bene, questa nota, da chiedere ai suoi avvocati di espletare il proprio compito “secondo il mandato conseguente alla Dgr 87/2019 della precedente Giunta regionale”.

Approfondimenti sull’edizione cartacea de “La Nuova del Sud”